Struttura residenziale a carattere comunitario per persone a rischio psico-sociale e/o in condizioni di disagio relazionale
La Casa di Accoglienza di Santa Marta è una struttura residenziale realizzata nell’ex Monastero di Santa Marta, all’interno di un grande complesso situato nel centro storico di Sansepolcro, che può accogliere persone a rischio pscico-sociale e/o in condizioni di disagio relazionale, con limitata autonomia personale, che necessitano di una collocazione abitativa protetta.
All’interno dell’edificio si trova un vasto giardino che potrà essere aperto alla città per favorire esperienze di incontro, di comunicazione e di integrazione.
Destinatari
La Comunità può ospitare in regime residenziale fino a 10 persone con disturbi di tipo relazionale e comportamentale, anche con problematiche psicopatologiche e ancora interessate, in via non prevalente, da trattamento a carattere terapeutico riabilitativo, che non possono essere adeguatamente assistite dalle loro familie e che necessitano di accoglienza temporanea o permanente, al fine di favorire il loro graduale reinserimento sociale e l’acquisizione di progressivi livelli di autonomia.
Finalità
Configurandosi principalmente come una risposta al bisogno di socializzazione e di autonomia delle persone, la residenza Santa Marta ha lo scopo di realizzare un luogo con una forte impronta familiare, dove gli stessi ospiti partecipano alla gestione, in un percorso dell’“abitare” in cui nessuna persona sia esclusa da un contesto di vita rispettoso dei propri bisogni e della propria dignità.
La Casa d’Accoglienza Santa Marta ha l’obiettivo di consentire agli ospiti una vita adulta e indipendente dalla famiglia, nel rispetto della propria identità a prescindere dalle capacità intellettive o dal grado di autonomia posseduto, garantendogli una soluzione alternativa alla famiglia. Il residente compie un proprio percorso educativo partecipando in modo attivo alla vita della casa.
La struttura è orientata ad un tipo di intervento che privilegia l’aspetto comunitario e di integrazione, configurandosi come intervento a bassa intensità assistenziale. Particolare attenzione viene data ai percorsi per le autonomie nello svolgimento delle principali azioni dell’abitare e all’inserimento socio – culturale nel tessuto territoriale.